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Tutte le domande più frequenti sull’implantologia dentale

1. Cos’è l’implantologia?

L’implantologia è un ramo dell’odontoiatria che tratta specificamente della sostituzione di elementi dentari mancanti tramite gli impianti dentali. 

È una specializzazione abbastanza recente: fino a pochi anni fa la soluzione adottata per risolvere la mancanza dei denti era fondamentalmente il ricorso a protesi dentali, come ponti o dentiere. 

➡️ In questo articolo abbiamo fatto un confronto tra protesi, ponti e impianti 

L’implantologia è sicuramente una soluzione più efficace nel lungo periodo, che difficilmente porterà fastidi, al contrario delle protesi mobili

2. Cos’è un impianto dentale?

L’impianto è una radice artificiale in titanio che viene ancorata all’osso e che funziona come supporto a singoli denti, a gruppi di denti o per una protesi completa. 

3. Cos’è il carico immediato?

Per implantologia a carico immediato intendiamo i casi in cui è possibile posizionare sia l’impianto (ovvero la vite che viene inserita nella mascella o nella mandibola) che il manufatto protesico (ossia il dente artificiale) nella stessa seduta. Solitamente, invece, tra la collocazione dell’impianto e l’applicazione del carico si deve attendere dalle 4 alle 12 settimane. 

Il requisito più importante per poter realizzare un intervento di implantologia a carico immediato è la stabilità dell’impianto. 

Quando si inserisce un impianto nell’osso, questo, durante il periodo di guarigione, detta anche osteointegrazione, non deve subire micromovimenti superiori ai 75Micron. 

Utilizzando una chirurgia implantare guidata è possibile conoscere, prima di eseguire l’intervento, la posizione esatta di dove verranno inseriti gli impianti. In questo modo possiamo costruire una protesi fissa che si avvita agli impianti anche prima dell’inserimento degli stessi, per poterla così solo avvitare al momento in cui eseguiamo l’intervento di inserimento implantare. 

Parlando di implantologia a carico immediato, è importante evidenziare il fatto che in questo caso tutte le sedute necessarie per costruire una protesi corretta, da un punto di vista funzionale ed estetico, vanno eseguite prima dell’inserimento degli impianti. 

Spesso erroneamente si crede che si possa andare dal dentista ed inserire impianti e protesi a carico immediato in poche ore, ma questo risulta impossibile poiché sono sempre necessarie diverse sedute per la realizzazione della protesi e per la pianificazione dell’intervento. 

4. Quando si mette l’impianto dentale?

Si inserisce un impianto dentale nel momento in cui il dente è già caduto o nei casi in cui i pazienti presentano carie profonde, devitalizzazioni o danni parodontali gravi e non si può agire per salvare il dente naturale. 

Quando è possibile, è sempre meglio mantenere il proprio dente, il quale possedendo intorno il legamento parodontale, oltre a fornirci una sensibilità maggiore quando mangiamo, impedisce la perdita di osso intorno ad esso. Perdita che invece avviene e prosegue negli anni quando inseriamo un impianto. 

5. Come si svolge un intervento di implantologia?

  • Prima dell’intervento il paziente deve seguire una terapia con antibiotici e antinfiammatori per annullare la possibilità di infezioni. 
  • L’intervento viene svolto in anestesia locale e dura circa 30 minuti. Non si tratta di un processo doloroso, ma per i pazienti odontofobici è possibile ricorrere alla sedazione cosciente. 
  • Dopo alcuni giorni, si procede alla rimozione dei punti. 
  • Si passa poi alla fase protesica dopo 3 mesi per l’arcata superiore e un mese e mezzo per l’arcata inferiore, periodo in cui l’osso maturerà intorno all’impianto. 

6. Proverò dolore dopo l’intervento?

Durante la fase di guarigione può capitare di provare un lieve dolore che può essere tenuto sotto controllo con comuni antinfiammatori ed antidolorifici. 

➡️ Per approfondire: come affrontare un impianto senza dolore 

7. Quanti giorni di convalescenza sono necessari dopo l’intervento di implantologia dentale? 

I tempi di guarigione, a seguito di un intervento di implantologia dentale, variano a seconda delle condizioni del paziente. Pertanto, non è possibile stabilire a priore un periodo di convalescenza valido per tutti. 

Solitamente, per un impianto singolo, si può provare una sensazione di lieve dolore o fastidio per circa una settimana dopo l’intervento ed è consigliabile astenersi dall’attività sportiva per almeno 48 ore. 

In ogni caso, è importante attenersi alle indicazioni fornite dal dentista, in quanto, per ogni persona ha le proprie specificità e i tempi di guarigione possono cambiare da paziente a paziente. 

Conosci tutti i termini dell'implantologia?

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8. Quali sono le controindicazioni?

Durante i primi giorni dopo l’intervento, è consigliato evitare cibi troppi calde, acidi e piccanti. Solitamente, dopo una settimana è possibile riprendere le regolari abitudini alimentari, evitando, eventualmente, di masticare alimenti troppo duri dal lato della bocca sottoposta a intervento, ancora per qualche giorno. 

9. Quali sono i vantaggi nel mettere un impianto ai denti?

Fondamentalmente a tutti i pazienti può essere applicato un impianto dentale; sarà comunque l’odontoiatra a valutare caso per caso e a suggerire altre alternative che ritiene più valide. 

L’età non è un fattore incidente, tranne quando si tratta di adolescenti perché in questo caso è necessario aspettare che lo sviluppo osseo sia completo. 

10. C’è rischio di allergia o di rigetto?

Le controindicazioni all’intervento sono ridotte, come lo è il rischio di infezione. 

Prima di effettuare l’intervento, infatti, il paziente viene esaminato attentamente in modo da capire nello specifico quali e quanti impianti dentali possono essere inseriti. Grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie per la diagnostica, l’altezza, la larghezza, la lunghezza, la forma dell’osso e i rapporti tra impianti e struttura protesica vengono misurati con estrema precisione, garantendo un elevato tasso di successo dell’intervento. 

11. Come faccio a preservare e far durare più a lungo l’impianto?

Perdere più elementi dentari senza sostituirli può causare modifiche nella morfologia del viso e la mobilità degli elementi rimanenti per trauma occlusale, per questo è importante sostituire un dente caduto con un impianto nel più breve tempo possibile. 

Differentemente dalle protesi dentali, inoltre, con l’impianto si scongiurano sia tutti quei fastidi come il dolore dovuto all’irritazione delle gengive sia la preoccupazione e l’imbarazzo dovuti al fatto che le dentiere possano muoversi e spostarsi quando si mangiano certi tipi di alimenti o comunque durante situazioni di convivialità. 

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12. Come devo pulire i denti con gli impianti?

Gli impianti sono altamente biocompatibili quindi il rischio di allergie è praticamente nullo. Anche il rischio di rigetto è molto basso; può tuttavia capitare che l’impianto cada per infezione batterica dovuta a una scarsa igiene orale (situazione nota come perimplantite). 

Inoltre un impianto può essere perso per errori in fase chirurgica come il surriscaldamento dell’osso o la contaminazione con la saliva della superficie implantare; oppure nelle fasi successive per il fumo o se magari si è mangiato sopra l’impianto inducendo dei micromovimenti. 

13. Posso sostituire la dentiera con un impianto?

Non è possibile stabilire una durata valida per tutti. La tenuta di un impianto dentale varia a seconda delle caratteristiche del paziente, dalle abitudini di igiene orale professionale, dalla frequenza con la quale si sottopone alle visite di controllo dal dentista e dall’insorgere di eventuali patologie del cavo orale. 

14. Se soffro di piorrea posso farmi estrarre i denti malati e sostituirli con un impianto?

Per far sì che un impianto dentale rimanga integro e duri più a lungo è molto importante effettuare regolari visite di controllo, circa ogni 3 mesi, in cui il dentista ha modo di esaminare l’infrastruttura implantare ed eseguire una corretta igiene orale professionale, fondamentale per evitare il rischio di caduta dell’impianto. 

L’igiene orale attorno agli impianti non può essere eseguita come normalmente viene eseguita una pulizia dei denti, cioè con i manipoli ad ultrasuoni. 

15. COME DEVO PULIRE I DENTI CON GLI IMPIANTI?

Anche per i denti con gli impianti valgono le regole generali dell’igiene domiciliare, ovvero lavarsi i denti dopo ogni pasto per 3 minuti e passare il filo interdentale almeno una volta al giorno. 

Come tipo di spazzolino è consigliato quello con le setole medie e la tecnica da utilizzare è la seguente: 

  • introdurre le setole nel solco con un’angolatura di circa 45° rispetto al dente; 
  • effettuare una lieve pressione; 
  • effettuare una rotazione delle setole verso la corona. 

È buona norma effettuare dei risciacqui con collutori a base di clorexidina per 7-10 giorni al mese. 

16. POSSO SOSTITUIRE LA DENTIERA CON UN IMPIANTO? 

Certamente, coloro che decidono di sostituire la dentiera con gli impianti dentali si accorgono presto dei moltissimi vantaggi. 

17. SE SOFFRO DI PIORREA POSSO FARMI ESTRARRE I DENTI MALATI E SOSTITUIRLI CON UN IMPIANTO? 

La piorrea è una delle principali cause della perdita degli elementi dentali. È poco conosciuto il fatto che questa malattia possa essere curata grazie a sedute di curettage, detartrasi, pulizie profonde, interventi parodontali, salvando così i denti naturali del paziente quando non sono già totalmente compromessi. Quando queste terapie non funzionano, allora è necessario estrarre i denti compromessi e sostituirli con impianti. 

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