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Impianti dentali: come funzionano?

Avere denti sani e robusti può essere il risultato di diversi fattori: la genetica gioca un ruolo fondamentale, ma anche la prevenzione e la cura della propria dentatura contribuiscono ad avere denti sani. Avere un morso che non affatichi la zona temporo-mandibolare con denti ben allineati, privi di carie o infiammazioni gengivali è il risultato di cure costanti.

Purtroppo, non sempre le condizioni di partenza della nostra dentatura sono quelle che vorremmo: possono intervenire delle carie o dei problemi gengivali oppure si possono presentare malocclusione o parodontiti, solo per citare alcune possibili problematiche. In tutti quei casi, in cui vengono a mancare uno o più denti, per un motivo o un altro, o si è costretti ad estrarli, è possibile ricorrere agli impianti dentali.

Gli impianti dentali hanno l’obiettivo primario di ristabilire la dentatura del paziente, andando a ricostituire sia la funzionalità masticatoria che quella estetica. A seconda che i denti mancanti vadano sostituiti sulla parte superiore o inferiore, si dovrà dunque ricorrere a impianti dentali sull’una o l’altra arcata, andando a riempire attraverso gli stessi gli spazi lasciati vuoti dai denti mancanti.

Ma come funzionano gli impianti dentali? Come vengono inseriti e realizzati? Scopriamolo nei prossimi paragrafi.

Come si inseriscono gli impianti dentali?

Prima di capire come si inseriscono, andiamo un attimo a capire come funzionano gli impianti dentali. Innanzitutto, gli impianti dentali sono i dispositivi con cui si effettuano i trattamenti di implantologia, quando occorre sostituire dei denti che sono andati perduti, o perché caduti a causa di carie o problemi gengivali, o perché sono stati estratti. L’obiettivo degli impianti dentali, dunque, è quello di ristabilire la funzionalità masticatoria ed estetica della dentatura del paziente.

Ma come funzionano gli impianti dentali? Le caratteristiche dell’intervento di implantologia dentale atta all’inserimento degli impianti dentali sono le stesse, che si tratti di impianti nell’arcata dentale superiore o inferiore.

In linea generale, ecco le fasi di inserimento degli impianti dentali.

Si parte dall’inserimento delle viti, in materiali come il titanio, che avviene tramite un intervento chirurgico di implantologia. Dopo circa dieci giorni viene fatta una visita di controllo per rimuovere anche i punti di sutura.

Successivamente, se possibile, verrà fatta una radiografia circa 2 mesi dopo l’inserimento delle radici artificiali, per controllare che il processo di osteointegrazione stia andando bene. Dopo 4 o 5 mesi verrà scoperto l’impianto e verrà messa una vite di guarigione per completare il processo di osteointegrazione.

A quel punto, verrà presa l’impronta dentale che, grazie alle tecniche più innovative, si avvale oggi di una digitalizzazione completa. Una volta presa l’impronta occorrerà fare una prova della corona dentale, per valutare che coincida perfettamente e dia un buon risultato estetico. Infine, una volta controllata, verrà effettuata la cementazione, fase in cui la corona verrà collegata e fissata in maniera stabile alla vite in titanio. Così l’impianto sarà terminato.

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Come vengono fatti gli impianti dentali?

Prima di tutto, l’odontoiatra provvede al ripristino delle radici dentali, solitamente in titanio, un materiale biocompatibile e dunque poco soggetto a possibili fenomeni di rigetto. Queste radici verranno innestate mediante un fenomeno chiamato osteointegrazione. Una volta realizzato questo processo biologico, sarà possibile inserire una protesi fissa o aggiungere una capsula a seconda che i denti mancanti siano molti oppure solo uno. A seconda che gli impianti vengano fatti sull’arcata superiore o inferiore, le viti andranno inserite rispettivamente nell’osso della mascella o in quello della mandibola. In ogni caso, gli impianti dentali saranno costituiti dai tre elementi: la vite endossea, l’abutment e la protesi dentaria.

La vite endossea avrà il compito di sostituire la radice assente. L’abutment dovrà raccordare la vite con la protesi dentaria o la capsula. Infine, la protesi vera e propria (o la capsula) andrà a sostituire i denti mancanti, ristabilendo la funzione masticatoria e quella estetica.

Grazie agli impianti dentali, il paziente potrà recuperare launzionalità dentale, tornando a masticare e a sorridere come se avesse i suoi denti naturali. Quando si parla di come funzionano gli impianti dentali occorre però anche ricordare che le caratteristiche di questi ultimi cambieranno a seconda che il dente mancante sia uno o se invece occorra rimpiazzare più denti. Nel primo caso, si potrà usare una singola protesi o un ponte dentale, altrimenti occorrerà stabilire più punti di fissaggio per le viti endossee e creare più impianti dentali.

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Dopo aver visto come funzionano gli impianti dentali, vediamo insieme alcune precauzioni che il paziente deve tenere bene a mente per evitare che gli impianti dentali diano problemi, dunque per ottenere un risultato il più possibile duraturo nel tempo.

La prima raccomandazione è quella di non fumare: dal momento che la nicotina interferisce con la circolazione sanguigna, fumare potrebbe portare a ridurre l’afflusso all’osso della mandibola o alla mascella, impedendo la normale funzionalità del processo di osteointegrazione.

Quindi, fumare dopo che l’odontoiatra ha effettuato uno o più impianti dentali aumenta la possibilità di rigetto degli impianti, riducendone il successo e allungando anche notevolmente i tempi di guarigione.

Per quanto riguarda l’alimentazione, spesso chi si è sottoposto ad impianti dentali deve sapere che solo per le prime 36 ore è consigliabile assumere cibi liquidi e freddi, mentre successivamente si può mangiare senza problemi. Altre precauzioni però riguardano l’attività fisica: a seconda del tipo di intervento che è stato eseguito, subito dopo gli impianti dentali occorre riposo assoluto durante i primi giorni, per evitare di avere problemi con il processo di osteointegrazione. Dopo 4 o 5 giorni dall’intervento, invece, è possibile riprendere una moderata attività fisica.

Infine, una particolare attenzione dev’essere posta dal paziente portatore di impianti dentali all’igiene orale: subito dopo un intervento bisogna lavare i denti molto delicatamente, evitando per qualche giorno la zona degli impianti e usando un collutorio a base di clorexidina per disinfettare la bocca.

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