Le bolle in bocca sono piccole lesioni che si formano sulla mucosa orale. Si presentano con caratteristiche diverse e possono segnalare condizioni molto differenti tra loro. Alcune guariscono in pochi giorni senza bisogno di trattamenti. Altre, invece, nascondono infezioni più serie o patologie sistemiche da approfondire.
Le forme più comuni sono le afte, ulcerazioni benigne che si localizzano su guance, lingua, gengive o palato. Ma ci sono anche bolle di sangue, vescicole piene di liquido o piccole fistole che si formano in caso di ascesso dentale. Non sempre la causa è evidente. Per questo motivo, osservare attentamente l’aspetto, la sede e i sintomi associati è il primo passo per una valutazione corretta.
Cause
La comparsa di bolle in bocca può dipendere da molteplici fattori. Il più frequente è la stomatite aftosa, una condizione infiammatoria che interessa i tessuti molli della bocca. In questo caso le lesioni assumono l’aspetto di piccole ulcere biancastre, circondate da un alone rosso, con diametro inferiore al centimetro.
Le cause esatte non sono note. Tuttavia, sono stati identificati alcuni fattori scatenanti:
- infezioni virali o febbre;
- carenza di ferro, vitamina B12 o acido folico;
- squilibri del sistema immunitario;
- stress fisico o mentale;
- stanchezza cronica;
- variazioni ormonali;
- traumi locali da spazzolamento o morsi accidentali;
- allergie o intolleranze alimentari;
- predisposizione genetica.
Ma le bolle in bocca non sono tutte afte. Una vescica piena di pus, localizzata vicino a un dente, può indicare la presenza di un ascesso dentale. In questo caso, la causa è un’infezione profonda che attraversa la radice del dente e cerca una via di uscita attraverso le gengive. Il corpo reagisce, si forma una fistola, e il dolore diventa pungente e costante.
Esistono poi bolle di sangue, spesso legate a piccoli traumi o lesioni dei capillari. Oppure vescicole acquose provocate da lievi ustioni termiche. In alcuni casi più rari, le bolle sulla lingua sono la spia di reazioni allergiche o sindromi sistemiche.
Inoltre, vi sono anche quelle causate da un accumulo di saliva in un dotto escretore di una ghiandola salivari. Si chiamano mucoceli, sono solitamente di origine traumatica o causati da un piccolo calcolo duro che occlude il dotto. Spesso, se di piccole dimensioni, si risolvono da soli ma se non passano vanno incisi chirurgicamente dal dentista
Sintomi
Il sintomo principale delle bolle in bocca è il dolore. Anche se di piccole dimensioni, queste lesioni possono creare fastidio durante la masticazione, la deglutizione o la conversazione. Le afte, in particolare, si riconoscono perché all’inizio provocano una sensazione di bruciore localizzato. Dopo poche ore, si forma una piccola ulcera dolorosa, che peggiora al contatto con cibi salati, acidi o caldi.
Quando le bolle si trovano nella parte posteriore della lingua o nel pavimento della bocca, possono interferire con i movimenti muscolari e rendere difficoltosa la deglutizione. In alcuni casi, i linfonodi del collo possono ingrossarsi per effetto di una sovrainfezione batterica. Il gonfiore è una risposta infiammatoria e non indica necessariamente un quadro grave.
Nel caso dell’ascesso, i sintomi sono più marcati. Oltre al dolore intenso, si possono osservare gonfiore gengivale, cattivo sapore in bocca, sanguinamento e, talvolta, febbre. La pressione sulla zona interessata accentua il fastidio e la fistola può rilasciare pus.
Quando preoccuparsi
Una bolla in bocca, da sola, non è motivo di allarme. Ma ci sono segnali da non ignorare. Se la lesione dura più di dieci giorni, se il dolore è intenso e non migliora, se compaiono più ulcere contemporaneamente, è opportuno approfondire.
Anche la ricorrenza frequente può indicare un problema di fondo. Alcune patologie croniche, come la celiachia, il morbo di Crohn o il morbo di Behçet, si manifestano proprio attraverso ulcere ricorrenti nella bocca. In quest’ultimo caso, le lesioni orali si associano spesso ad afte genitali e disturbi oculari.
Va prestata attenzione anche a eventuali cambiamenti nel colore, nella forma o nella consistenza della mucosa. Ulcere che sanguinano spontaneamente, bordi irregolari o crescita anomala possono richiedere esami più approfonditi.
Quando rivolgersi al dentista
Se la bolla fa male, non passa o si ripresenta troppo spesso, la risposta migliore è una visita odontoiatrica. Non serve aspettare che la situazione peggiori. Un controllo rapido può evitare complicazioni e chiarire la causa della lesione.
Il dentista distingue le lesioni benigne da quelle infettive o sospette. Se la bolla è legata a un problema dentale, come un ascesso, potrà intervenire con tempestività. Se invece il sospetto riguarda una patologia sistemica, indirizzerà verso gli accertamenti più adatti.
Anche in assenza di dolore, è utile prenotare una visita quando le bolle si presentano in zone insolite, dimensioni superiori a un centimetro, o si accompagnano a febbre, linfonodi ingrossati o sintomi intestinali.