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Alveolite dentale: cos’è, quali sono le cause e come curarla 

L’alveolite è un’infiammazione che colpisce la cavità ossea che sostiene e circonda la radice dentale: l’alveolo. Solitamente, si presenta dopo un’estrazione chirurgica di un dente, anche detta avulsione. 

È causata da una sovra-infezione batterica della cavità ossea lasciata vuota dall’intervento, per questo motivo viene anche definitiva alveolite post-estrattiva. Per evitare la sua formazione è necessario pulire attentamente e disinfettare la zona interessata dall’intervento, attenendosi scrupolosamente alle indicazioni del dentista dopo l’intervento. 

È una condizione che può essere anche molto dolorosa e, nella maggior parte dei casi, viene trattata con una cura farmacologica stabilita dal dentista. 

Come capire se si ha l’alveolite dentale: sintomi e diagnosi

L’alveolite dentale è un’infiammazione che provoca un dolore intenso, persistente, pulsante e resistente ai comuni analgesici. Generalmente, il dolore si presenta circa 3 giorni dopo l’estrazione del dente e coinvolge l’area interessata dall’intervento. 

Nelle sue forme più acute, il dolore può raggiungere le zone limitrofe, coinvolgendo anche l’orecchio. In alcuni casi, l’infiammazione può causare anche mal di testa, febbre, gonfiore dei linfonodi e dolore al collo

Inoltre, l’alveolite dentale presenta anche altri sintomi correlati, come: 

  • Alitosi
  • Gonfiore e arrossamento delle gengive. 
  • Alterazione dei gusti

La diagnosi dell’alveolite dentale viene effettuata dal dentista mediante l’osservazione diretta del cavo orale. Inoltre, per confermare la diagnosi, il dentista può decidere di sottoporre il paziente a ulteriori esami radiologici, come l’ortopantomografia (o radiografia panoramica). 

Come si cura l’alveolite dentale?

Solitamente, l’alveolite non è un’infiammazione grave e, nella maggior parte dei casi, tende a scomparire autonomamente nel giro di 2 o 3 settimane. Tuttavia, è sempre consigliato rivolgersi al dentista, il quale potrà indicare una corretta terapia, per alleviare il dolore e verificare che non vi siano ulteriori fattori di rischio per la salute orale del paziente. 

I trattamenti indicati dal dentista possono essere: 

  • Cura farmacologica a base di analgesici e antinfiammatori per alleviare il dolore e spegnere l’infiammazione. 
  • Cura antibiotica, per eliminare un’eventuale infiammazione batterica. 
  • Risciacqui del cavo orale con collutori disinfettanti. 
  • Applicazione di una garza medicata

Nei casi più acuti, inoltre, il dentista potrebbe indicare una pulizia profonda dell’alveolo con curettage, lavaggio e medicazione dell’area infiammata. 

Come prevenire l’alveolite dentale

Alcune norme di comportamento possono prevenire l’infiammazione o agevolare il processo di guarigione. In particolare, è consigliato sottoporsi a una seduta professionale di igiene dentale circa dieci giorni prima dell’intervento. Dopo l’estrazione di un dente, invece, è consigliato: 

  • Evitare cibi eccessivamente duri, caldi e freddi. 
  • Astenersi dal fumo
  • Spazzolare delicatamente i denti con spazzolini a setole morbide. 
  • Non stimolare con la lingua l’area interessata dall’intervento. 
  • Sciacquare la bocca con collutori o soluzioni disinfettanti. 
  • Se possibile, non assumere farmaci che potrebbero influire sulla coagulazione del sangue. 
  • Attenersi alle principali norme di igiene orale domiciliare. 
  • Evitare di masticare dal lato dell’arcata interessata dall’intervento.

 

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