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Implantologia a carico immediato: cos’è e per chi è?

L’implantologia a carico immediato è una tecnica che permette di ridurre i tempi di riabilitazione a seguito di un trattamento a impianti multipli o impianto singoli. Gli impianti sono costituiti da piccole viti in titanio fissate direttamente nell’osso, il cui scopo è simulare il funzionamento delle radici naturali del dente, sulle quali vengono avvitate delle protesi fisse.  

Il trattamento è pensato per sopperire alla mancanza di denti, con protesi fisse e stabili. Dall’inserimento dell’impianto, alla consegna della protesi definitiva passano circa 3 mesi, ma con l’implantologia a carico immediato è possibile applicare una protesi provvisoria già dopo 24 ore. In altri termini: subito dopo il posizionamento degli impianti. 

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Quando si può fare il carico immediato? 

L’implantologia a carico immediato non è sempre possibile e non tutti i pazienti possono sottoporsi al trattamento. Per posizionare un impianto, infatti, è necessario che il supporto osseo sia adatto: deve essere presente una quantità di tessuto adeguatamente spessa, densa e in buone condizioni di salute. 

Per valutare se il tessuto osseo è idoneo al carico immediato, il dentista ricorre ad esami radiologici come l’ortopantomografia (OPT) e Topografia Computerizzata Cone Beam (CBCT). L’ortopantomografia è una radiografia delle arcate dentarie: un esame di primo livello, che permette una valutazione generale sulla base di immagini bidimensionali. Per ottenere maggiori dettagli, il dentista potrebbe ricorrere anche alla TC: uno strumento che permette di ricavare modelli 3D. 

In assenza di supporto osseo, il dentista valuterà una soluzione alternativa adeguata, come gli impianti a diametro ridotto, mini-impinati o un intervento di rigenerazione ossea, una tecnica chirurgica avanzata che prevede l’innesto di tessuto osseo, organico o sintetico.  

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Come viene effettuato il carico immediato 

Se il paziente è idoneo, sarà sottoposto a una serie di visite preliminari, con lo scopo di progettare e costruire la protesi provvisoria che verrà posizionata entro 24 ore dall’intervento. Successivamente, il dentista procederà con l’inserimento chirurgico degli impianti all’interno dell’osso.  

Generalmente, l’intervento richiede circa 30 minuti per ogni impianto inserito. L’operazione è poco invasiva e non è dolorosa, anche se la percezione del dolore è una condizione soggettiva. Pertanto, nella maggior parte dei casi, il paziente viene sottoposto ad anestesia locale. Dopo l’inserimento dell’impianto, il dentista avviterà su di esso la protesi provvisoria nel giro di 24 ore, che verrà sostituita dopo circa 6 mesi dalla protesi fissa definitiva. 

Cosa fare dopo un intervento di implantologia dentale 

Anche se poco invasivo, il trattamento di implantologia è un’operazione chirurgica. Nei giorni successivi l’applicazione dell’impianto, l’area interessata può essere soggetta a gonfiore, sanguinamento o ematomi. Al termine dell’effetto anestetico, inoltre, il paziente potrà provare dolore o fastidio. 

Per questi motivi, è consigliato seguire alcuni comportamenti, per accelerare e favorire la guarigione definitiva, in particolare: 

  • Assumere farmaci antidolorifici, se indicato dal medico. Il dentista potrebbe anche prescrivere degli antibiotici per prevenire o combattere eventuali infezioni batteriche. 
  • Assumere cortisonici per ridurre eventuale gonfiore, se ritenuto necessario dal dentista. 
  • Astenersi dall’attività sportiva potenzialmente traumatica. 
  • Evitare fumo e alcolici
  • Mangiare alimenti tiepidi e morbidi
  • Tamponare la gengiva con garza sterile, in caso di sanguinamento. 
  • Effettuare risciacqui con collutori disinfettanti al termine di ogni pasto. 
  • Spazzolare delicatamente i denti.