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Come prevenire e trattare le infezioni del cavo orale: antibiotici e rimedi naturali 

Con infezioni del cavo orale si intende, in modo generico, un’ampia gamma di patologie a carico di denti e tessuti della bocca. Le più comuni sono:  

  • Carie: infezioni batteriche che causano l’erosione dello smalto e la progressiva distruzione della struttura del dente. 
  • Gengivite: infiammazione che colpisce le gengive. 
  • Parodontite: patologia che coinvolge i tessuti che sostengono il dente. 
  • Stomatite: precesso infiammatorio delle mucose, che si manifesta con rossore, gonfiore, lesioni e afte.  
  • Malattia manibocca-piedi: una patologia frequente nei bambini provocata da alcuni virus della famiglia coxsackie. Provoca la comparsa di vescicole rossastre sulla cute e sulle mucose, prevalentemente su piedi, mani e palato.  
  • Human Papilloma Virus: infezione di natura virale che si manifesta con verruche su lingua, palato, labbra e guance interne. 
  • Scarlattina: causata dal batterio streptococco, provoca tosse, vomito, linfonodi ingrossati, eruzione cutanea e infiammazione dell’intera mucosa morale. 
  • Candidosi orale: un’infezione fungina (anche detta micosi), caratterizzata da macchie bianche su lingua, palato e gengive. 

Sintomi più comuni delle infezioni del cavo orale

I sintomi delle infezioni al cavo orale possono variare notevolmente a seconda della specifica patologia. Pertanto, una corretta diagnosi da parte di un dentista è fondamentale per identificarne l’origine e adottare il trattamento più idoneo. I più comuni sono: 

  • Ulcere, afte o vescicole che colpiscono diverse aree della bocca, causando fastidio durante masticazione e deglutizione. 
  • Macchie bianche o rossastre all’interno della bocca.  
  • Alitosi
  • Lesioni, ipersensibilità e dolore ai denti. 
  • Sintomi sistemici: febbre, mal di testa, dolori muscolari o eruzioni cutanee. 

 Quali sono le cause più comuni delle infezioni del cavo orale? 

Le infezioni sono condizioni patologiche provocate dalla proliferazione anomala di alcuni microrganismi patogeni, come virus, funghi o batteri

In questo senso, una delle cause principali delle infezioni orali è l’accumulo di placca batterica: una patina biancastra e appiccicaticcia che si forma grazie alla combinazione di saliva e residui di cibo sedimentati tra i denti. La placca batterica è la principale responsabile di carie e infezioni gengivali.  

Inoltre, alcune infezioni possono avvenire per contatto diretto con superfici o mucose già infette. In questo senso, baci e scambio di oggetti come bicchieri, posate o cannucce possono rappresentare un fattore di rischio. Tuttavia, questi comportamenti, da soli, non bastano. Spesso, il contagio è favorito da un abbassamento delle difese immunitarie, che può essere contestuale o conseguenza di errati stili di vita, disfunzioni ormonali o patologie pregresse. Ecco perché, alcune condizioni aumentano il rischio di contrarre infezioni del cavo orale, come:

  • Fumo  
  • Consumo eccessivo di alcool
  • Errate abitudini alimentari
  • Igiene orale trascurata. 
  • Pulizia errata o superficiale di protesi e apparecchi mobili. 
  • Assunzione prolungata di farmaci
  • Stress emotivo. 
  • Patologie sistemiche come diabete, tumori o AIDS. 
  • Gravidanza e allattamento. 
  • Chemioterapia e radioterapia. 
  • Ferite sulle mucose orali. 
  • Rapporti sessuali non protetti. 

Come curare le infezioni

La cura delle infezioni del cavo orale è strettamente correlata all’origine specifica del problema. Per questo motivo, alla comparsa dei primi sintomi, è importante rivolgersi a un dentista per una visita di controllo, il quale eseguirà una diagnosi e stabilirà il piano di cura adatto. 

Spesso, in mancanza di patologie pregresse, alcune infezioni del cavo orale tendono a risolversi da sole. Per questo, nella maggior parte dei casi, può essere sufficiente un breve periodo di riposo e lasciar lavorare il sistema immunitario. Se indicato dal dentista, inoltre, è possibile adottare soluzioni topiche per la disinfezione delle mucose come collutori o spray. 

In alcune circostanze, però, l’intervento del dentista è necessario. Nel caso di una carie, ad esempio, il trattamento può prevedere la rimozione meccanica del tessuto danneggiato e la riparazione del dente con un’otturazione. Inoltre, se l’infezione danneggia il dente in profondità, può essere necessaria la devitalizzazione o, nei casi più acuti, l’estrazione

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Anche le malattie parodontali richiedono l’intervento di un dentista. Spesso, può essere sufficiente una seduta di igiene orale professionale. Ma quando il tessuto risulta irrimediabilmente danneggiato, può essere necessario intervenire chirurgicamente. 

Le infezioni batteriche possono essere curate con una terapia farmacologia a base di antibiotici, se ritenuta necessaria dal dentista. Le micosi, invece, possono prevedere la somministrazione di farmaci antimicotici per debellare la proliferazione dei funghi. Se l’infezione è provocata da un virus, invece, solitamente si interviene nella cura dei sintomi. Solo raramente è necessaria una cura a base di farmaci antivirali

La prevenzione, inoltre, gioca un ruolo molto importante. Alcuni comportamenti, infatti, possono ridurre notevolmente il rischio, come: 

  • Spazzolare i denti dopo ogni pasto. 
  • Passare il filo interdentale almeno una volta al giorno. 
  • Pulire attentamente eventuali protesi o apparecchi mobili. 
  • Astenersi dal fumo
  • Limitare il consumo di alcool
  • Mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata, limitando cibi troppo acidi e zuccherati. 
  • Sottoporsi a regolari visite di controllo dal dentista e a sedute di igiene professionale

È possibile curare le infezioni del cavo orale con rimedi naturali? 

Sebbene alcuni rimedi naturali possano dare l’illusione di un momentaneo sollievo, è importante sottolineare che essi non sono una cura definitiva, poiché non agiscono direttamente sulle cause dell’infezione.  

Anzi, alcuni di questi rimedi rischiano di essere pericolosi. I più comuni prevedono l’assunzione di integratori vitaminici o soluzioni a base di salvia, bicarbonato o limone. Spesso, però, gli interventi fai-da-te possono peggiorare la situazione: rischiano di infiammare ulteriormente le mucose o danneggiare lo smalto dentale. 

Ecco perché, auto-diagnosi e rimedi della nonna non sono mai una buona soluzione. Quando si parla di salute, è sempre consigliato rivolgersi al dentista per una valutazione e un trattamento adeguati. 

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