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Quanto costa lo sbiancamento ai denti?

Il costo dello sbiancamento dentale dipende dal tipo di trattamento. Le opzioni professionali, offerte nei centri odontoiatrici, prevedono tecniche e materiali differenti che incidono sul prezzo finale.

Lo sbiancamento professionale domiciliare ha un costo medio di 300 euro per 2 mascherine termostampate.

Lo sbiancamento dentale professionale in studio, invece, parte da 320 euro. Tuttavia, grazie a programmi di fidelizzazione come la Card Primo o Caredent, è possibile accedere al trattamento al prezzo di 160 euro.

Un’ulteriore opzione riguarda i pazienti che hanno appena concluso un trattamento di ortodonzia trasparente. In questo caso, è possibile integrare il percorso con un trattamento sbiancante da applicare sulle mascherine di contenzione. Il costo è di circa 75 euro per ogni arcata dentale.

Che cos’è lo sbiancamento dentale professionale?

Lo sbiancamento dentale è un trattamento estetico pensato per ripristinare il colore naturale dei denti, rimuovendo le macchie che si formano nel tempo a causa di fattori come alimentazione, fumo o invecchiamento. Solo i professionisti del settore, come dentisti e igienisti dentali, possono effettuare questa procedura in sicurezza, grazie a strumenti specifici e sostanze controllate.

Il principio attivo più utilizzato è il perossido di idrogeno, una sostanza in grado di liberare ossigeno e penetrare nei tessuti duri del dente, dove scompone i pigmenti responsabili della colorazione alterata. Questo processo non agisce solo sulla superficie, ma interviene in profondità, garantendo risultati visibili e duraturi.

Lo sbiancamento dentale si divide in due principali categorie: professionale in studio e professionale domiciliare.

Nel trattamento professionale in studio, il dentista o l’igienista applica sui denti un gel a base di acqua ossigenata. Il gel viene poi attivato con una luce LED, che ne potenzia l’azione. Il processo avviene sotto controllo clinico, in un’unica o in più sedute ravvicinate, a seconda delle necessità.

Il trattamento domiciliare, invece, prevede la realizzazione di mascherine su misura da riempire con un gel sbiancante e indossare, generalmente, durante la notte. Anche se l’applicazione avviene a casa, è sempre il dentista a stabilire la durata e l’intensità del trattamento, valutando il tipo e l’estensione delle discromie.

Infine, vanno distinti i trattamenti professionali dai prodotti da banco, come dentifrici abrasivi, strisce adesive o penne sbiancanti. Questi prodotti agiscono soltanto sulla parte più esterna del dente e non rimuovono i pigmenti profondi. Inoltre, un uso scorretto può danneggiare smalto e dentina, compromettendo l’aspetto e la salute del sorriso.

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