Le fondamenta di
PRIMOUP
La decisione di investire molte risorse in un software gestionale nasce dall’idea che questo possa portare un vantaggio competitivo sul mercato. In altri termini: l’innovazione deve essere funzionale al business, deve rispondere più velocemente, avere meno costi, offrire una migliore customer experience e fornire maggiori possibilità di cura.
Le fondamenta di
PRIMOUP
La decisione di investire molte risorse in un software gestionale nasce dall’idea che questo possa portare un vantaggio competitivo sul mercato. In altri termini: l’innovazione deve essere funzionale al business, deve rispondere più velocemente, avere meno costi, offrire una migliore customer experience e fornire maggiori possibilità di cura.
Grazie alla sua capacità di creare processi di lavoro che garantiscono risultati.
E per centrare questo obiettivo,
PrimoUP deve aspirare ad essere:
Integrato:
un ambiente virtuale di lavoro, all’interno del quale sono presenti tutti gli strumenti e le informazioni utili per lo svolgimento di ogni attività
Tutte le informazioni che servono per portare a compimento una determinata attività sono disponibili facilmente all’interno di UP?
Sono organizzate in modo chiaro?
AUtoesplicativo:
intuitivo e facile da utilizzare, senza il bisogno di una formazione specifica.
Qualora l’operatore fosse completamente a digiuno di PrimoUP, riuscirebbe a capire come muoversi al suo interno?
Ha tutte le istruzioni necessarie a sua disposizione?
Orientato alla performance:
deve guidare i colleghi verso la via migliore per completare la sua attività.
Può ottenere il medesimo risultato in modo diverso?
Il sistema che abbiamo ideato è il migliore?
Sarebbe migliorabile ma con applicazione di un’altra tecnologia?
La tecnologia potrebbe rendere migliore il processo cambiandolo?
semplice:
deve facilitare i colleghi nel portare a termine le loro attività.
In cosa stiamo aiutando l’operatore a fare meglio il suo mestiere?
È chiaro cosa l’azienda si aspetta da lui?
Gli stiamo spiegando il perché e quali attività dipendono da ogni sua attività?
intelligente:
deve ottimizzare il lavoro, svolgendo le attività che può completare al posto di un essere umano.
Posso far fare al sistema determinati task o parte di essi al posto dell’operatore?
agile:
deve essere invisibile a chi segue le regole e di supporto correttivo a chi non lo fa.
Se l’operatore si comporta secondo le aspettative, il software è “invadente”?
Gli eventuali errori sono visibili a schermo?
autorevole:
deve certificare e semplificare i processi, eliminando le scappatoie.
Chi sono gli stakeholder di questa funzione?
Quali ricadute?
Se ci sono effetti collaterali come li posso attenuare?
analitico:
deve registrare il maggior numero di informazioni, traducendo in dati il mondo fisico.
Quali dati possiamo rilevare?
Come li tracciamo?
Che informazione o indicazione ci potrebbero dare?
funzionale:
deve essere orientato anche al servizio al paziente.
Che impatto ha sul paziente?
Come possiamo migliorare la sua esperienza?
Con quali funzioni?
Come possiamo dare alle persone qualcosa che non sanno ancora di volere?
migliorabile:
deve poter essere valutato oggettivamente.
Quali sono i KPI utili a giudicare e monitorare efficacia dell’applicazione?