Il mucocele orale è una lesione benigna del cavo orale che si presenta come una piccola cisti ripiena di muco. Si sviluppa in seguito a un trauma o a un’ostruzione delle ghiandole salivari, soprattutto quelle minori. Può comparire su labbra, guance, palato molle o lingua.
Anche se nella maggior parte dei casi non provoca dolore, questa formazione può interferire con la masticazione, la deglutizione o la conversazione, soprattutto se raggiunge grandi dimensioni. Talvolta tende a regredire da sola, ma in altri casi richiede l’intervento del dentista.
Sintomi del mucocele: come si presenta
Il mucocele orale si manifesta come una tumefazione mobile, simile a una piccola bolla sotto la mucosa, con forma arrotondata e consistenza morbida. La superficie appare liscia e tesa, mentre il colore varia dal rosaceo al bluastro. Le dimensioni possono oscillare da pochi millimetri fino a superare i due centimetri.
Generalmente il mucocele non provoca dolore. Tuttavia, alcune persone riferiscono una sensazione di fastidio o tensione nella zona interessata. Nei casi più gravi, la presenza della cisti può compromettere la masticazione o la capacità di articolare correttamente le parole. Raramente, la lesione si infetta e può dar luogo a dolore acuto, fuoriuscita di pus o formazione di un ascesso.
Il mucocele tende ad aumentare lentamente di volume. In alcune circostanze può rompersi spontaneamente, con fuoriuscita di liquido denso. Dopo la rottura, la tumefazione si riduce, ma spesso si forma nuovamente.
Cause del mucocele
Il mucocele è legato a un accumulo anomalo di muco all’interno dei tessuti molli della bocca. Questa condizione può insorgere in seguito a due meccanismi differenti:
- Stravaso mucoso: la rottura traumatica del dotto escretore di una ghiandola salivare comporta la fuoriuscita di muco nel tessuto connettivo circostante. Questo tipo è il più frequente nei giovani ed è associato a morsicature, piercing, traumi accidentali o uso di apparecchi ortodontici.
- Ritenzione mucosa: l’ostruzione del dotto salivare impedisce la normale fuoriuscita del muco, che si accumula provocando la dilatazione della ghiandola. Questo meccanismo si osserva più facilmente in persone adulte e può dipendere da calcoli salivari (scialolitiasi), tessuto cicatriziale o tumori.
Altre condizioni che possono favorire la comparsa del mucocele includono malformazioni congenite, infiammazioni locali e pregressi interventi chirurgici nella zona.
Trattamento e cura del mucocele
In alcuni casi, il mucocele tende a regredire spontaneamente. La lesione si può riassorbire o rompersi da sola, con successiva scomparsa del rigonfiamento. Tuttavia, la possibilità di recidiva è piuttosto elevata.
Se la cisti persiste o interferisce con le normali funzioni orali, il dentista può intervenire con diversi approcci:
- Drenaggio: aspirazione del contenuto del mucocele. Questa soluzione è poco invasiva ma non elimina la causa della lesione. È possibile che la cisti si riformi o si infetti, dando origine a un ascesso.
- Chirurgia: asportazione completa della cisti e, se necessario, delle ghiandole salivari coinvolte. Questo intervento offre maggiori garanzie di risoluzione definitiva e previene la ricomparsa della lesione.
In presenza di mucocele cronico o di grandi dimensioni, si può optare per la marsupializzazione, tecnica che consente di aprire e svuotare la cavità mantenendola drenata, favorendo la guarigione.
La scelta del trattamento dipende da localizzazione, entità dei sintomi e possibilità di recidiva. La chirurgia endoscopica è sempre più utilizzata per ridurre gli effetti collaterali, come esiti cicatriziali o alterazioni della sensibilità locale.
In ogni caso, è importante sottoporsi a visita specialistica per valutare la natura della tumefazione e distinguere il mucocele da altre lesioni del cavo orale, come neoplasie, emangiomi o lipomi.