Il piercing alla lingua è una pratica diffusa soprattutto tra i giovani. Ha un forte impatto estetico e viene spesso considerato un segno di identità personale. Tuttavia, dal punto di vista odontoiatrico, non è privo di conseguenze. Il cavo orale è un ambiente complesso, ricco di batteri e tessuti delicati. Per questo motivo, un corpo estraneo come un gioiello può innescare problemi di salute.

I principali rischi per la salute orale

Infezioni e gonfiori

La bocca ospita centinaia di specie batteriche. Durante la perforazione, la ferita diventa una porta d’ingresso ideale per i germi. Questo può causare infezioni locali caratterizzate da dolore, arrossamento e gonfiore. In casi gravi, l’infezione può diffondersi e provocare ascessi o interessare altri organi. Subito dopo il piercing, la lingua tende a gonfiarsi. Un rigonfiamento marcato può interferire con la respirazione.

Danni a denti e smalto

Il contatto ripetuto del gioiello con i denti può scheggiare lo smalto e fratturare le superfici dentarie. Alcuni pazienti sviluppano microfratture che, nel tempo, compromettono la stabilità dei denti. Anche le otturazioni e le protesi possono danneggiarsi.

Recessione gengivale

Il piercing urta spesso contro le gengive. Questo traumatismo cronico può causare ritiro gengivale, scoprendo la radice del dente e aumentando la sensibilità dentinale. Una gengiva danneggiata diventa più vulnerabile alla parodontite.

Problemi di parola e deglutizione

La presenza del gioiello altera la naturale mobilità della lingua. Possono comparire difficoltà di articolazione dei suoni e fastidi durante la deglutizione. Alcune persone riferiscono anche alterazioni del gusto.

Reazioni allergiche ai materiali

Un gioiello di scarsa qualità può contenere nichel o metalli irritanti. Questo provoca reazioni allergiche con sintomi come prurito, bruciore e infiammazione persistente.

Altri fattori di rischio

Alcune persone sono più esposte a complicazioni. Chi soffre di diabete, malattie del sangue o problemi cardiaci presenta una maggiore difficoltà di guarigione e un rischio più alto di infezione.

Anche la scelta del luogo in cui eseguire il piercing ha un ruolo importante. Strumenti non sterili o mani inesperte aumentano il rischio di contaminazione. Infine, i gioielli economici, privi di certificazione medica, favoriscono allergie e lesioni meccaniche.

Buone pratiche preventive

Ridurre i rischi è possibile con alcune accortezze. È importante affidarsi a un professionista esperto che utilizzi strumenti sterili e segua norme igieniche rigorose. Dopo la perforazione, la lingua richiede una cura quotidiana accurata.

Il dentista consiglia spesso l’uso di collutori antibatterici e una scrupolosa igiene orale. È preferibile scegliere gioielli in titanio, acciaio chirurgico o materiali biocompatibili, che riducono le reazioni avverse. Anche la sostituzione periodica del gioiello è utile per evitare accumuli di placca batterica.

Quando è consigliabile togliere il piercing

In presenza di dolore persistente, gonfiore prolungato, secrezioni di pus o mobilità dei denti, è opportuno rivolgersi subito al dentista. In molti casi la rimozione del piercing è la soluzione migliore per evitare danni irreversibili.

La decisione deve essere valutata con un professionista, che potrà suggerire esami o terapie specifiche. Ignorare i segnali di allarme può portare a complicazioni gravi.